AI in Special Education

https://www.edweek.org/teaching-learning/ais-potential-in-special-education-what-teachers-and-parents-think/2024/08

Harnessing AI to Personalize Lessons: A Revolution in Education

Artificial Intelligence (AI) is rapidly transforming education by providing tools that help teachers personalize lessons more efficiently than ever before. With AI, educators can swiftly tailor exercises and activities to meet the diverse needs of their students, enhancing the overall learning experience. Leggi tutto “AI in Special Education”

AI, occorre accrescere le competenze

Ci permettiamo un sunto dell’articolo di S. Pizzetti su Agenda Digitale sull’uso dell’A.I., che può essere certamente applicato al mondo educational.

https://www.agendadigitale.eu/newsletter/pizzetti-lia-va-governata-con-le-competenze-bene-la-strategia-italianasinergia-universita-industria-per-lo-sviluppo-i-dottorati-per-il-paese/

Pizzetti sottolinea che, per gestire efficacemente l’IA, è indispensabile sviluppare competenze specialistiche sia a livello tecnico che etico.

L’autore evidenzia come la governance dell’IA non possa limitarsi a regolamentazioni generali, ma richieda una comprensione profonda delle tecnologie e dei loro impatti. Le competenze in materia di IA devono includere la capacità di analizzare i dati, comprendere i meccanismi degli algoritmi e valutare le implicazioni etiche e sociali delle decisioni automatizzate.

Pizzetti suggerisce che le istituzioni dovrebbero investire nella formazione di esperti in IA, capaci di progettare e implementare politiche che garantiscano l’uso responsabile e trasparente della tecnologia. Solo con una preparazione adeguata sarà possibile evitare rischi e massimizzare i benefici dell’IA per la società.

In sintesi, governare l’intelligenza artificiale richiede un impegno serio nella formazione di competenze specifiche, per garantire che l’innovazione tecnologica avvenga in un contesto di responsabilità e controllo efficace.

La Scuola di Philadelphia e il focus sulla Lettura: uno spunto per un dibattito sull’approccio educativo

Recentemente, una scuola a Philadelphia ha attirato l’attenzione puntando sulla lettura come elemento centrale della propria proposta educativa. Questa scelta radicale solleva in realtà interrogativi epistemologici sull’educazione e in particolare sull’identità dei curricoli scolastici: è preferibile concentrare gli sforzi su una competenza specifica come la lettura, o è più vantaggioso un approccio equilibrato che sviluppa competenze eterogenee? Leggi tutto “La Scuola di Philadelphia e il focus sulla Lettura: uno spunto per un dibattito sull’approccio educativo”

A proposito di apprendimento e innovazione

L’innovazione è un mantra ambiguo: è nuovo ciò che non c’è mai stato o ciò che (finalmente) determina un successo formativo? (in effetti, “riuscire” ad apprendere è abbastanza innovativo). Se funziona, in sostanza, è già “nuovo”, nel senso che resta attuale, anche se non passa da una metodologia/strumentazione “nuova”. E poi, lasciando il concreto funzionalismo e tornando per un attimo all’astratta pedagogia, chi determina realmente innovazione e successo? Il mittente, il medium o il destinatario?

Ermanno Mazza ha detto, a proposito di educazione e apprendimento “Non siamo noi a cambiare gli altri. Gli altri si cambiano da soli, se vogliono, se ne ravvisano la convenienza o l’opportunità. Noi diamo loro eventualmente qualche forma di ispirazione”.

Mentre si spendono soldi per le aule immersive, l’investimento più proficuo apparirebbe la libertà altrui.