Don’t Ban ChatGPT in Schools. Teach With It

ChatGPT is new but it has already sent many educators into a panic. But the biggest reason not to ban it from the classroom is because today’s students will graduate into a world full of generative A.I. programs. They’ll need to know their way around these tools in order to work alongside them. To be good citizens, they’ll need hands-on experience to understand how this type of A.I. works, what types of bias it contains, and how it can be misused and weaponized

OpenAI’s new chatbot is raising fears of cheating on homework, but its potential as an educational tool outweighs its risks. (the access to the article is by payment)

Link

Artificial intelligence and the future of school

Artificial intelligence (A.I. is the English acronym) is a feature of some software that simulates human thinking processes; in practice, we could define it as a computer system for content creation.

At present, there are already some apps (actually, very expensive) on the web that easily create images or texts based on instructions. For example, if you ask to create a color image with an eighteenth-century king in a yellow toilet, the system returns you just such an image! Leggi tutto “Artificial intelligence and the future of school”

Evoluzione ed innovazione

Le tecnologie informatiche hanno diverse vie evolutive in base a quelle che si suppongono essere le esigenze del mercato e i campi più “urgenti” di applicazione. Partendo da questi ultimi, le tecnologie rivolte alla sostenibilità ambientale e alla salute o alla alimentazione paiono essere quelle più sotto osservazioni da parte di industria, governi e società civile. Leggi tutto “Evoluzione ed innovazione”

Tecnologia come ambiente

La prima condizione del funzionamento di una qualsiasi didattica è che faccia riferimento alla realtà. Ogni piano dell’offerta formativa, tanto per fare un esempio, presenta i dati di contesto, prima ancora di formulare una lista di progetti.
E i contesti sono certamente diversi, tali per cui è certamente giustificato un approccio della didattica variegato ed eterogeneo; ma chi sono i bambini e i ragazzi che oggi vanno a scuola? Ci sono indagini statistiche che riportano un quadro sociologico attendibile? Per venire nel “mio”, in questo quadro, che ruolo giocano le tecnologie. La domanda può apparire sofistica, ma la verità è che le TIC, prima ancora di essere uno strumento di cui il sistema può disporre per dare una “risposta” educativa ad una precisa esigenza, sono un “ambiente” nel quale tutti sono immersi e una “protesi” esistenziale e comunicativa delle nuove generazioni, sugli stili di apprendimento delle quali l’impatto potrebbe essere (e da tempo) nient’affatto trascurabile.