La necessità di utilizzare piattaforme di condivisione, dopo l’avvento dei cloud e l’incremento della loro fruizione all’interno di contesti didattici, ha spinto alcuni società a mettere sul mercato interessanti prodotti on line, gratuiti nella loro versione base. Si tratta di prodotti alternativi alle piattaforme di e-learning molto strutturate (come Moodle o Edmodo) e al contempo svincolate da progetti “di sistema” (mi riferisco ad esempio a Classroom di Apple o Google Classroom o a quei registri elettronici che prevedono anche l’upload di materiali).
Qui ne segnalo 4, a cui si può accedere peraltro con login preesistenti (essenzialmente quelli dei social).
Spaces è un prodotto Google, alternativo a Classroom (che prevede Google Edu): molto semplice ed essenziale ma altrettanto funzionale: il concetto di “corso” (o di “unità di apprendimento” o “lezione”) viene sostituito da quello di “spazio”. Come sempre, si tratta di strumenti versatili, utili alla condivisione tra docenti e non solo teacher-student.
Blendspace.com è una (ormai notissima) piattaforma di condivisione dal layout al tempo stesso intuitivo e accattivante: il format è simile a Spaces, con “scatole” onnicomprensive e facilmente condivisibili; spicca la semplicità di integrazione con i materiali su altri cloud.
Meno “praticato” ma altrettanto blasonato, Seesaw Class riprende maggiormente l’idea del blog o del social network: l’interfaccia ricorda Edmodo, ma assai più semplificato. Con la app lato student l’interazione e la condivisione di materiali è particolarmente semplice ed efficace.
Più recente, Spiral.ac si basa sul concetto di “attività” e prevede l’inserimento e la condivisione di materiali e informazioni in due spazi distinti, uno per i dibattiti, un altro per i lavori di gruppo (!); una terza sezione prevede la possibilità di somministrare domande o questionari alla classe.