Riporto a brevissime linee le principali esperienze “tecnologiche” affrontate durante una Study Visit a Kiel nel 2014 (Germania).
1) lezione all’università di Scienze della formazione dott.ssa Allbert:
lezione sull’apprendimento, con 4 domande provocatorie conclusive, che ben riassumono il contenuto della conferenza:
a) tecnologia = apprendimento innovativo?
b) l’apprendimento è solo individuale? (quanto si spende in sintesi individuo/collettività, in socio-culturalità, in gioco?)
c) l’apprendimento ha a che fare con oggetti contestualizzati o con la contestualizzazione degli oggetti?
d) la qualità è negli strumenti? nei contenuti? o non piuttosto nelle pratiche?
2) il progetto World Wide Wraft: riguarda la scolarizzazione nelle isole, con particolare riguardo agli aspetti della condivisione e della socializzazione. Al di là del setting della scuola, che è veramente “virtuale” per gran parte dei giorni dell’anno, è massiccio l’uso di moodle e di altri strumenti di eLearning, anche per bambini della Primaria e bambini della Secondaria.
Mi pare che da noi ci sia comunque uno studio piuttosto avanzato per i cosiddetti studenti ospedalizzati, che muove da esigenze simili. Oltre a interessanti sperimentazioni, è evidente che i cloud, i social network e i vari nuovi strumenti di apprendimento legati alla telematica rendono più semplice affrontare questa situazione molto peculiare.
3) un altro progetto (concluso con enorme successo) venne finalizzato all’incremento dell’abilità di lettura/comprensione. In questo caso, l’apporto tecnologico è stato utile per organizzare il lavoro dei docenti e dotarli di strumenti strutturati. In realtà, agli studenti veniva regalato un voluminoso kit con schede e un programma di lavoro giornaliero.
4) in una scuola secondaria abbiamo constatato come anche lì il BYOD rappresenti una specie di avanguardia. Quindi la rete è la priorità e gli studenti possono portare il loro computer. Predilezione del notebook sul tablet per comodità di scrittura, ma nessuna preclusione. Il docente utilizza una piattaforma web che fa anche da authoring, Fronted, su LIM Mimio. Personalmente, ritengo più praticabili soluzioni open source (moodle, google drive) oppure lo stesso registro elettronico. Tuttavia la gestione della lezione è molto efficace.
Da sottolineare anche la visione su LCD, in entrata, degli orari e sostituzione dei docenti della giornata.
5) a Lubecca abbiamo visitato un lab virtuale universitario o post universitario, con interi corsi su Moodle, ma integrati con soluzioni di autoproduzione di learning object (Loop, che a loro volta permettono di importare file di diverso tipo, per es. costruiti con Illustrator o Flash). Per il face-to-face, Adobe Connect. Blended 90%-10%.